Scriveva LEONARDO DA VINCI:
“al corpo [...] se tu non li
rendi nutrimento eguale al nutrimento partito, allora la vita manca di sua
valetudine; e se tu levi esso nutrimento, la vita in tutto resta distrutta; ma
se tu ne rendi tanto quanto se ne destrugge la giornata, allora tanto rinasce
di vita quanto se ne consuma; a similitudine del lume fatto dalla candela col
nutrimento datali dell'omore d'essa candela, il quale lume ancora lui, al
continuo, con velocissimo soccorso, restaura da sotto quanto sopra se ne
consuma".
In queste parole il concetto di cibo “frugale” e “consapevole”,
su cui oggi si torna a parlare con il grande evento internazionale del 2015.
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